Carcasse di cinghiali in acqua a San Nicandro Garganico. Forse è epidemia di Peste Suina.

La scoperta delle carcasse di cinghiali nel fiume Caldoli ha sollevato gravi preoccupazioni per la salute pubblica e l’ambiente a San Nicandro Garganico e Poggio Imperiale, in provincia di Foggia. A seguito del ritrovamento, il sindaco Matteo Vocale ha emesso un’ordinanza di divieto di balneazione nel fiume, spesso frequentato dai cittadini, per prevenire possibili rischi sanitari.

Situazione attuale e provvedimenti.

Tre cinghiali, tra cui un adulto e due cuccioli, sono stati rinvenuti nelle acque del fiume, sollevando il sospetto che la causa della loro morte possa essere la Peste Suina Africana (PSA). Questa malattia, altamente contagiosa tra i suini, non rappresenta un pericolo diretto per l’uomo, ma la presenza di carcasse infette potrebbe contaminare le acque e diffondere il virus tra altri animali.

Le autorità locali stanno prendendo provvedimenti immediati. Domani si procederà alla rimozione delle carcasse e all’analisi delle acque per determinare la causa esatta del decesso e valutare l’eventuale contaminazione. Nel frattempo, l’ordinanza vieta ogni tipo di contatto con le acque del fiume, inclusa la balneazione.

Dichiarazioni delle autorità.

Il sindaco Matteo Vocale ha espresso la necessità di azioni urgenti per affrontare l’aumento della popolazione di cinghiali, ormai considerata una vera e propria emergenza. Vocale ha richiesto l’aggiornamento del tavolo permanente in prefettura, con l’obiettivo di attuare le misure già programmate per il contenimento della specie, coinvolgendo la Regione, il Parco Nazionale del Gargano e l’Asl.

Patrizia Lusi, presidente dell’azienda pubblica di servizi alla persona Vincenzo Zaccagnino, ha ribadito l’importanza di valorizzare e proteggere l’area del fiume Caldoli, ricordando un progetto di riqualificazione avviato nel 2018 ma mai rifinanziato. Lusi ha assicurato che il progetto sarà aggiornato per poter essere ripreso alla prima occasione disponibile, con l’obiettivo di restituire il sito alla sua bellezza e renderlo sicuro per i cittadini.

Rischio sanitario e misure di controllo.

Il ritrovamento delle carcasse di cinghiali in diverse zone d’Italia evidenzia un problema di diffusione della PSA, che ha già colpito diverse regioni del Paese. Il virus, se non controllato, può devastare le popolazioni di suini selvatici e domestici, con gravi impatti economici sul settore zootecnico. Per questo motivo, le autorità sanitarie stanno intensificando le misure di sorveglianza e controllo per prevenire l’ulteriore diffusione della malattia.

Prossimi passi.

L’intervento immediato di rimozione delle carcasse e le successive analisi delle acque rappresentano i primi passi per garantire la sicurezza della popolazione. Le autorità locali continueranno a monitorare la situazione e a lavorare per implementare le misure necessarie per la gestione della fauna selvatica e la tutela dell’ambiente.

L’impegno congiunto dei comuni di San Nicandro Garganico, Poggio Imperiale, Lesina e Apricena, insieme alle altre istituzioni coinvolte, è fondamentale per risolvere questa emergenza e restituire il fiume e l’area circostante alla comunità in condizioni di sicurezza e fruibilità.

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